Malattie gengivali e salute parodontale

Descritta come una delle più comuni malattie infettive nel mondo, la malattia parodontale è legata a condizioni croniche come malattie cardiache e diabete.



Le prove epidemiologiche evidenziano che le malattie parodontali sono le patologie più comuni in tutta Europa, sebbene siano le meno conosciute in termini di ripercussioni di vasta portata nella società, sulla salute parodontale evidenziano che paesi come il Regno Unito, la Spagna, la Svezia e la Svizzera registrano il minor grado di incidenza in termini di perdita di denti e formazione di tasche parodontali profonde.

Nonostante ciò, è stato osservato che otto persone su dieci di età superiore ai 35 anni soffrono di qualche forma di disturbo correlato ai tessuti gengivali. A causa dei collegamenti tra salute orale e condizioni sistemiche come diabete, cardiopatie e ipertensione, le malattie parodontali determinano una spesa significativa in termini di PIL per le popolazioni adulte e anziane.

Secondo dati governativi, in Italia circa il 60% della popolazione è affetto da questa patologia in forme più o meno gravi. La malattia parodontale si manifesta in forma grave in circa il 10% dei pazienti in base alla diagnosi effettuata dal proprio dentista durante le visite di controllo per verificare la loro salute orale. Inoltre, trattandosi di una patologia infiammatoria orale cronica, va costantemente attenzionata dal momento che progressivamente tende deteriorare le strutture portanti dei denti. In generale, esacerba le infiammazioni delle gengive fino a provocare una recessione gengivale che interessa i tessuti parodontali, nonché la perdita dell’osso alveolare ed una maggiore profondità delle tasche parodontali.

Evidenze scientifiche

  • L'infezione dei tessuti parodontali (denti, legamento parodontale, cemento e osso alveolare) è causata da citochine, potenti agenti infiammatori rilasciati dalle cellule immunitarie. L’infiammazione delle gengive interessa i tessuti parodontali coinvolgendo anche l’osso alveolare ed è innescata dai batteri presenti nella placca dentaria. Benché il dolore non sia solitamente riportato fra i sintomi della malattia parodontale, può verificarsi in caso di infezione acuta di una o più tasche parodontali dove potrebbe accumularsi del cibo. In ogni caso, segni tipici della parodontite sono la formazione di placca batterica, gonfiore e arrossamento delle gengive. Col progredire della patologia, anche il dolore può intensificarsi insieme alla presenza di sanguinamento e alitosi. Va evidenziato che, aumentando la mobilità dentale, la masticazione tende a diventare più dolorosa.
  • Secondo la Federazione Europea di Parodontologia, la malattia parodontale non riguarda solo la funzione masticatoria e l'estetica delle persone, ma provoca anche disabilità, conduce alla disuguaglianza sociale, riduce la qualità della vita e ha un impatto significativo sull'aumento dei costi per la salute pubblica. Stando al Manifesto della Federazione Europea di Parodontologia, la malattia parodontale - in quanto fase più acuta della gengivite – può portare alla perdita dei denti se non si eseguono terapie e trattamenti tempestivi volti a migliorare una scarsa igiene orale, intervenendo su accumuli di tartaro ed eventuali carie. La Federazione considera la parodontite “una delle più gravi minacce alla salute orale in grado di avere ripercussioni anche sulla salute generale”. 
  • Un crescente numero di evidenze dimostra una relazione tra malattia parodontale e malattie sistemiche come le cardiopatie, il diabete, l'ipertensione e le complicanze della gravidanza.


In che modo possono essere d'aiuto gli odontoiatri


  • Le misure preventive devono essere sostenute dai professionisti odontoiatrici e medicifin dalla nascita nei bambini per evitare determinate patologie. Pertanto, si consigliano visite regolari dal proprio dentista;
  • Lo spazzolamento con fluoro e la pulizia interdentale come parte di un normale regime di cura a casa contribuiranno alla prevenzione della malattia parodontale.

I trattamenti prevedono principalmente levigatura radicolare e, ove necessario, antibiotici e/o interventi chirurgici. I seguenti trattamenti sono usati per trattare la malattia parodontale:

 

  • Scaling e levigatura radicolare (SRP, Scaling and Root Planing); 
  • Chirurgia con lembo; 
  • Innesti per ossa e tessuti molli; 
  • Rigenerazione tissutale; 
  • Chirurgia ossea;
  • Implantologia post-estrattiva in caso di ‘rimozione’ di uno o più denti; 
  • Trattamento dei fattori di rischio.

 

I seguenti agenti chimici sono efficaci per il trattamento della malattia parodontale:

  • Clorexidina;
  • Fluoruro stannoso; 
  • Cloruro di cetilpiridinio; 
  • Oli essenziali; 
  • Inserti antimicrobici nelle tasche; 
  • Antibiotici sistemici.

 

Fattori di rischio

I principali fattori di rischio della malattia parodontale sono: 

  • Placca batterica;

  • Fumo; 

  • Obesità;

  • Diabete mellito (specialmente di tipo 1); 

  • Stress emotivi;

  • Carenza di vitamina C. 

  • Indirizzare correttamente il messaggio del regime quotidiano di igiene orale è la funzione più importante dei professionisti dentali. Le cure domiciliari volte a evitare una scarsa igiene orale e a garantire una pulizia in profondità della bocca sono assolutamente indispensabili per un trattamento efficace della patologia;

  • La parodontite rappresenta un'infezione cronica dall'insorgenza insidiosa in relazione alla quale gli individui affetti potrebbero non essere consci di alcun sintomo nelle prime fasi dello sviluppo della malattia;

  • Anche se il paziente è a conoscenza della condizione, la malattia può non essere trattata per anni a causa della scarsa compliance con le raccomandazioni di trattamento parodontale.

 

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