ago 13, 2021 - minuto di letturaminuti di lettura

Cheilite: le tipologie, le cause e i trattamenti

La cheilite è una forma di infiammazione delle labbra, acuta o cronica, che colpisce il vermiglio o la zona contigua, e riguarda il labbro inferiore, superiore o entrambi. Può avere molteplici cause, ma la sintomatologia prevalente è sempre analoga, e comporta gonfiore e arrossamento, assieme a lesioni, fissurazioni e condizioni come dolore, bruciore e difficoltà a parlare e mangiare.

Argomento

Tipi di cheilite

Di cheilite esistono varie tipologie, distinte principalmente in base alle cause d’insorgenza e alla loro cronicità:

  • la più diffusa è la cheilite comune, in genere definita semplicemente “screpolatura delle labbra” in quanto comporta piccole lesioni cutanee e conseguenti fastidi alle labbra;
  • la cheilite angolare – conosciuta anche come boccarola - e classificabile in base alla tipologia e alla gravità dei sintomi, è la cheilite che si manifesta agli angoli della bocca presentando una fissurazione cronica a livello della commissura labiale. Viene causata da una cattiva alimentazione che provoca carenze nutrizionali (in particolare carenza di ferro e vitamine del gruppo B) nonché alterazioni alla base della perdita di saliva ai lati della bocca; 
  • la cheilite irritativa dipende dal contatto con sostanze irritanti di vario genere, dagli alimenti ai cosmetici. Se associata a dermatite, si può classificare come cheilite eczematosa
  • la cheilite allergica si genera invece in seguito al contatto con sostanze e agenti che causano allergia (cibi, farmaci, cosmetici…); 
  • anche determinate infezioni virali (come l’herpes labialis o la candidosi) possono causare la cheilite, in questo caso denominata cheilite infettiva
  • la cheilite attinica o solare è invece determinata da un’esposizione eccessiva alle radiazioni ultraviolette del sole. Si tratta comunque di una forma semplice che colpisce il labbro inferiore e si manifesta dopo esposizioni solari prolungate;
  • più rare sono la cheilite granulomatosa, correlata con un edema cronico alle labbra, e la cheilite ghiandolare, che dipende dall’infiammazione delle ghiandole salivari labiali. Questa in particolare è riconducibile a pazienti affetti da sindrome di Miescher.

Cheilite: sintomi e cause

La sintomatologia della cheilite dipende dalla tipologia della stessa; in generale, però, i sintomi sono i medesimi: secchezza, fissurazioni o screpolature concentrate nella zona labiale. Chi soffre di cheilite manifesterà in genere:

  • sensazione di dolore continuo nella zona interessata;
  • arrossamento
  • secchezza delle labbra, dovuta talora anche allo scolo laterale di saliva durante il sonno, o al frequente gesto di bagnarsi la zona con la lingua, che provoca ulteriore irritazione; 
  • il gonfiore può essere sintomo tipico di alcune cause di cheilite, ma non nella maggioranza dei casi (p. es. non riguarda la cheilite comune o angolare); 
  • altri sintomi secondari della patologia comprendono il prurito, la desquamazione con relativo sfaldamento e perdita degli strati più superficiali della cute (soprattutto se la cheilite si prolunga per un certo periodo di tempo), altre forme di erosione della pelle del viso o della mucosa come fissurazioni e simili. La desquamazione in particolare implica la formazione di crosticine bianche o giallastre.

Per quanto riguarda le cause della cheilite, esse dipendono dalla tipologia della stessa. In base alla tipologia del problema, infatti, si verificano diversi disturbi accompagnati da fastidi o dolori che richiedono terapie mirate da valutare insieme al proprio dentista. Tra le più comuni si ricordano:

  • una dentatura usurata o protesa. Poiché i denti non separano in maniera corretta le mascelle, portano a un accumulo di saliva nelle pieghe che si formano agli angoli della bocca. Nel caso di protesi inadatte o apparecchi dentali posizionati male potrebbero prodursi degli sfregamenti contro le mucose orali
  • problematiche di natura odontoiatrica fra cui malocclusione o igiene orale carente; 
  • alcuni interventi chirurgici – fra cui la tonsillectomia - possono a loro volta fare da agenti scatenanti delle cheiliti; 
  • malattie dermatologiche riconducibili a dermatiti atopiche, psoriasi, lupus eritematoso; 
  • una infezione, che può avere origine micotica, batterica o virale. Si possono menzionare in particolare quelle della candida, dello staphylococcus aureus o dell’herpes virus. Le infezioni possono essere favorite da stati generali come diabete, sistema immunitario compromesso o una concomitante terapia invasiva, o da fattori locali preesistenti;
  • i tagli alla bocca sono spesso causati da un’infezione da funghi o batteri, fra cui la Candida Albicans sopracitata gioca un ruolo cruciale; 
  • delle carenze nutrizionali, in particolare deficit di ferro e vitamine del gruppo B causate un’alimentazione sbilanciata che andrebbe riequilibrata anche tramite l’assunzione di integratori
  • specifica della cheilite attinica è l’esposizione eccessiva alla luce solare soprattutto a altitudini elevate; 
  • la cheilite eczematosa e le tipologie simili dipendono da vari irritanti di contatto o da patologie concomitanti, come una dermatite atopica, o la semplice xerostomia (riduzione della quantità di saliva), ma anche malattie autoimmuni e una salute fragile e compromessa. Anche l’onicofagia, il contatto con le mani sporche e altre abitudini automatiche possono facilitare l’insorgenza della cheilite. Sono stati anche registrati dei casi in cui la cheilite si sviluppa a seguito di interventi chirurgici con accesso dal cavo orale.

L’età può essere un fattore di predisposizione, in quanto la cheilite può colpire anche i bambini.

Cheilite: diagnosi e trattamento

La diagnosi della cheilite consiste essenzialmente nell’anamnesi e nell’ispezione della zona colpita da effettuarsi durante una visita, dal momento che i sintomi sono perlopiù visibili a occhio nudo. Qualora il paziente presenti i disturbi tipici, fra cui prurito, bruciore, lesioni o secchezza cutanea, è bene prenotare una visita specialistica per identificare con precisione i fattori scatenanti della malattia.

In caso di cheilite attinica, l’area che mostra segni di ulcerazione, indurimento o ispessimento dovrebbe essere sottoposta a una biopsia per accertare l’eventuale presenza di carcinoma.

Una ricerca microbiologica dell’eventuale processo infettivo che ha determinato la cheilite può farne comprendere la causa scatenante. Si può anche ricorrere, a seconda dei casi, a esami allergologici, esami del sangue o di altro genere.

Per quanto riguarda il trattamento della cheilite, anche in questo caso tutto dipende dall’origine del disturbo: a cause scatenanti differenti corrispondono trattamenti, terapie, farmaci diversi: 

  • in caso si tratti di cheilite comune, e il sintomo prevalente sia la secchezza con fissurazioni e desquamazione, allora si può trattare la zona con pomate, creme, prodotti idratanti o emollienti che facilitino una pronta guarigione; 
  • per la cheilite angolare potrebbe essere necessario sostituire protesi dentarie  oppure utilizzare protesi parziali o impianti per ridurre le pieghe agli angoli della bocca. Possono quindi essere necessari interventi specifici di ortodonzia; 
  • se la causa è la carenza di vitamina B o ferro, occorre una cura con integratori per bilanciare l’alimentazione e sopperire a eventuali carenze alimentari; 
  • quando è possibile individuare la tipologia di infezione e il caso si presenta come grave, si possono prescrivere cure e farmaci specifici a base di antimicotici o antibiotici.

È sempre consigliabile trattare la zona interessata con delle creme o un gel idratante per bocca allo scopo di ridurre i sintomi; eventualmente il medico o il dentista possono prescrivere anche un integratore apposito per la prevenzione del rischio di aggravamento.

Hai bisogno di maggiori informazioni?

CONTATTA IL TUO RAPPRESENTANTE DI ZONA

Articoli correlati

Rimani sempre aggiornato con la nostra newsletter