ago 13, 2021 - minuto di letturaminuti di lettura

Microbiota orale: cosa c'è da sapere

Un crescente numero di prove suggerisce che il microbioma (patrimonio genetico di tutto il compresso dei microrganismi presenti nell'organismo) e il Microbiota (insieme dei microrganismi, prevelentemente batteri, che vivono e interagiscono in un determinato distretto del nostro organismo) orale meritino una maggior attenzione, pari se non superiore a quella attribuita nell'ultimo decennio al microbioma intestinale. Mentre i ricercatori hanno acquisito una quantità enorme di nozioni sulla relazione tra flora intestinale e salute sistemica, c'è ancora molto da approfondire circa il ruolo dei batteri presenti nel cavo orale.

Argomento

Il microbiota orale comprende fino a 700 tipologie di batteri [1] che convivono con una vastità di funghi, virus e protozoi differenti. Le relazioni tra questi numerosi microrganismi fungono da base fondamentale per la salute orale, influenzando sia i tessuti duri che quelli molli (denti e gengive). Comprendere queste relazioni è la chiave di tutto, da una migliore assistenza orale preventiva a un trattamento più efficace per le malattie orali, a beneficio della salute sistemica.

Esistono già studi promettenti sugli effetti dei probiotici sulla salute orale - in particolare il Limosilactobacillus reuteri (precedentemente noto come Lactobacillus reuteri) risulta avere un ruolo importante nella gestione delle malattie parodontali [2]. Inoltre, gli studi sulla bioterapia, la bioinformatica e il ruolo del microbioma orale nella prevenzione e nel trattamento delle malattie - sia orali che sistemiche - stanno guadagnando sempre attenzione crescente. Man mano che questi studi si concretizzano e traiamo spunti dai loro risultati, i professionisti della salute orale acquisiranno via via conoscenze inestimabili a riguardo. Il modo in cui diagnostichiamo, trattiamo e preveniamo le malattie parodontali in futuro potrà essere fortemente influenzato dallo studio del microbiota orale.

La salute del cavo orale inizia dal microbiota

Il microbiota orale contiene sia batteri gram-positivi che gram-negativi - vale a dire, una vasta gamma di ceppi anaerobici che abbracciano cocchi, bacilli e altre specie batteriche. Tra i più diffusi ci sono il Bifidobacterium, Fusobacterium, Lactobacillus, Leptotrichia, Peptococcus, Selenomonas e Veillonella. Il microbiota di un cavo orale sano potrebbe essere considerato come una "comunità" di batteri, simbiotici e patogeni, tutti coesistenti in omeostasi.

Purtroppo si tratta di una condizione di convivenza piuttosto instabile. L'interruzione di questo equilibrio - o disbiosi - può causare la diffusione incontrollata di batteri patogeni e la loro proliferazione su tessuti duri e molli, divenendo causa di condizioni patologiche come la malattia parodontale e la carie dentale. Nel caso della malattia parodontale, i colpevoli noti includono Porphyromonas gingivalis, Tannerella forsythia, Treponema denticola, Aggregatibacter actinomycetemcomitans e Fusobacterium nucleatum [3].

Le prime ricerche indicano che i probiotici e la bioterapia [4] potrebbero essere utili per invertire l'insorgenza della malattia parodontale, trattare la carie e affrontare l'alitosi (approfondisci nel nostro blog). Più significativamente, i probiotici possono essere efficaci, secondo la ricerca, nell'affrontare l'interfaccia ospite-microbica per ripristinare l'omeostasi che potrebbe non essere raggiunta con i trattamenti "convenzionali". Indipendentemente da ciò, un ritorno all'omeostasi all'interno del microbioma orale è inequivocabilmente riconosciuto come un primo passo essenziale verso una migliore salute orale e, quindi, sistemica.

La prospettiva di un microbiota patogeno

Lasciato incontrollato, uno squilibrio dei batteri presenti nel cavo orale porterà probabilmente ad un microbiota patogeno. Ciò indica la presenza, la prevalenza e la progressione in corso della malattia parodontale.

La persistenza di un microbiota patogeno può verificarsi per una serie di motivi, tuttavia, la mancanza di cure orali appropriate è un catalizzatore comunemente identificato. È un circolo vizioso: la malattia parodontale, causata da scarsa igiene orale, viene aggravata da un'abbondanza di batteri patogeni che è difficile da controllare. L'intervento del dentista è spesso fondamentale. Tecniche come lo scaling e il rooth planing, insieme a dentifricio e risciacqui da prescrizione (con tecniche e strumenti di pulizia corretti), dovrebbero aiutare a controllare la proliferazione dei batteri durante la parodontite.

La mancanza di una buona igiene orale è il catalizzatore più comune per un microbiota patogeno, ma non è l'unico: anche le malattie sistemiche svolgono un ruolo chiave. Il diabete, ad esempio, può alterare sia la flora intestinale sia il microbiota orale, creando un ambiente ostile per una flora sana e promuovendo la rapida proliferazione di batteri patogeni. Alti livelli di glucosio salivare, spesso osservati in pazienti con diabete, potrebbero favorire batteri acidurici come lo Streptococcus Mutans, aumentando il rischio di sviluppare carie dentali [5].

Infine, anche lo stile di vita e la genetica possono incidere sul microbiota orale. Il fumo, l'assunzione di bevande alcoliche, la cattiva alimentazione, lo stile di vita sedentario e altro ancora possono cedere il passo a un aumento dei batteri patogeni [6] - in particolare quelli che comprendono il Red Complex (o complesso rosso) [7] (Porphyromonas gingivalis, Tannerella forsythia, Treponema denticola). La combinazione di questo microbiota ostile e di una risposta ospite non appropriata può portare rapidamente alla parodontite e alla perdita ossea negli stadi più gravi [8].

La relazione tra microbioma orale e salute sistemica

È ormai consolidato il legame esistente tra malattia parodontale e condizioni di salute sistemiche [9]. Ciò ha portato a ulteriori ricerche sull'impatto del microbiota orale sulla salute sistemica, in particolare sul suo rapporto con la flora intestinale. Una cavità orale sana ha la capacità di influenzare positivamente un microbiota intestinale sano, aprendo le porte a una migliore salute sistemica.

D'altra parte, gli agenti patogeni orali possono contribuire alle malattie sistemiche [10]. La placca comprende oltre 400 specie di batteri e l'esposizione a questi batteri può contribuire allo sviluppo di un certo numero di malattie. Coloro che non praticano una corretta igiene orale possono essere a rischio di infarti, diabete e varie condizioni respiratorie. Queste condizioni non hanno la loro origine in bocca, ma la relazione tra cattiva salute orale e malattie in altre parti del corpo è sempre più chiara ed evidente.

Inoltre, ci sono probabilmente correlazioni significative tra una cavo orale con disbiosi e malattie croniche [11] che non sono ancora state scoperte. I legami con la malattia aterosclerotica, le malattie polmonari, il diabete, le complicanze della gravidanza rafforzano ulteriormente la tesi che vi sia una forte correlazione con la salute generale.

Un microbioma orale in equilibrio è indispensabile per il benessere orale e generale

Come il microbiota intestinale, il microbiota orale è oggi al microscopio... letteralmente. C'è un potenziale allettante per saperne di più sulla relazione tra batteri orali e salute orale, tra salute orale e sistemica e tra quest'ultima e i batteri del cavo orale. Man mano che queste connessioni vengono svelate, scopriamo anche nuovi mezzi per "coltivare" una cavità orale sana e, per estensione, approcci migliori alla salute sistemica.

La ricerca è in corso, sono molto promettenti. Per saperne di più sulla connessione tra un microbiota orale equilibrato e il benessere sistemico, continua a seguire GUM® e contattaci.

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