ago 13, 2021 - minuto di letturaminuti di lettura

Igiene orale interdentale: promuovere la compliance del paziente

La maggior parte dei pazienti, e certamente quelli che visitano regolarmente gli studi dentistici, sono informati sull'importanza della pulizia interdentale.

Argomento

Sfortunatamente però, molti di loro non riescono a soddisfare le aspettative stabilite dalle raccomandazioni cliniche. Perché la compliance è così bassa per così tanti dei nostri pazienti e cosa possiamo fare per cambiare questa condizione?

La sfida è rappresentata dal fatto che i pazienti non sono solo "bocche che richiedono una pulizia meccanica", sono prima di tutto persone, ognuna con le proprie caratteristiche, abitudini e desideri. I pazienti di oggi vogliono collaborare con i loro dentisti e igienisti nel prendere decisioni inerenti alla loro salute orale; la maggior parte di loro non vuole che gli venga semplicemente "detto" cosa fare.


Attraverso un dialogo costruttivo e una comprensione reciproca, possiamo guidarli nell'adottare nuove abitudini, aiutandoli a comprendere meglio i rischi e le istruzioni fornite, attraverso un supporto pratico su come implementare il cambiamento nella loro routine e, soprattutto, raccomandando approcci di pulizia interdentale facili da usare, con la consapevolezza che è la semplicità a guidare l'adozione e la compliance.

Aiutiamo i pazienti a comprendere i rischi e le istruzioni professionali

Mentre comunicare i rischi legati alla prevenzione e al trattamento rappresenta un compito di routine per tutti i professionisti della salute orale, resta un altro importante scoglio da affrontare.

I pazienti hanno difficoltà a comprendere e fare proprie le informazioni inerenti al rischio [1]. Molti sono inclini ad un "ottimismo irrealistico", pensando "sono altri i soggetti a rischio di malattie del cavo orale, non io", oppure "in famiglia abbiamo sempre avuto denti sani, è un aspetto di cui non devo preoccuparmi". Per questi pazienti, dobbiamo aumentare la posta in gioco, comunicando efficacemente il rischio che corrono in modo da migliorare la conoscenza, la consapevolezza e il processo decisionale.


Spesso, i pazienti contestano con il sovraccarico delle informazioni ed il loro ricordo [2]. Infatti, uno studio trasversale effettuato tramite questionari ai pazienti ha evidenziato che i pazienti non ricordano i consigli e le azioni concordate sulle cure dentali tanto quanto credono i professionisti della salute orale.

In altri termini, l’efficacia della terapia ed il controllo della placca dipendono anche dal comportamento tenuto dal paziente e dalla sua capacità di aderire alle raccomandazioni ricevute in studio.

Sono diversi i fattori che incidono a tal proposito: lo stile di vita, la manualità, il livello di motivazione, la costanza e il tempo a disposizione nonché la capacità e/o disponibilità del paziente a correggere le proprie abitudini di igiene orale laddove scorrette o incomplete. Ecco una delle più grandi sfide: come promuovere un suo cambiamento comportamentale al fine di favorire una maggior aderenza alla terapia, con riferimento all’igiene orale domiciliare, inclusa la pulizia interdentale? Per aiutare i nostri pazienti abbiamo quindi bisogno di capire meglio il comportamento umano e il complesso insieme di fattori in grado di influenzarlo.

Scopri le strategie, basate sulle evidenze, volte a promuovere il cambiamento comportamentale dei pazienti verso una miglior aderenza alla terapia. Diventa un esperto nel motivare i tuoi pazienti ad una corretta igiene orale.

Di seguito sono riportati alcuni consigli pratici che ti possono aiutare:

  • Ascolta i pazienti con empatia ed usa un linguaggio chiaro, idoneo ad allineare le percezioni e le aspettative dei pazienti con la loro esperienza più probabile.
  • Fai buon uso di supporti visivi come le infografiche. I ricercatori hanno scoperto che il loro uso può aumentare la comprensione da parte del paziente [3].
  • Valuta regolarmente i tuoi pazienti per personalizzare le tue conversazioni sui rischi e sui consigli che sono più rilevanti per loro.
  • Quando necessario, non esitare a frenare gentilmente quell'ottimismo irrealistico di cui sopra e fai sapere ai pazienti che, senza pulizia interdentale, svilupperanno gengivite.

Promuovere l'adozione con la facilità d'uso: meglio "semplice" di... "migliore"!

Mentre sono necessarie ulteriori ricerche sui modi per stabilire e mantenere un comportamento di compliance che promuova la salute orale [4] è chiaro che la facilità d'uso percepita sia primordiale.

I "modelli di adozione della tecnologia" hanno dimostrato che la facilità d'uso è necessaria per l'adozione e che se qualcosa non risulta facile da usare, nessuno avrà un atteggiamento positivo nei suoi confronti [4] [5]Le persone utilizzano alcuni prodotti al posto di altri, non perché siano oggettivamente migliori, ma piuttosto perché ritenuti più facili da usare e in grado di adattarsi meglio al loro stile di vita.

Insegnare ai pazienti la routine di igiene orale "ideale" potrebbe quindi non produrre i risultati migliori se questa routine appare loro "difficile" o "lunga da attuare".

Abbiamo molte più probabilità di avere successo con se proviamo a muovere i pazienti lungo una scala di complessità crescente di salute orale, passo dopo passo, a partire dallo stadio più "facile". I professionisti dell'assistenza orale (PTOM) possono fungere da coach per i loro pazienti, incoraggiandoli a migliorare in aree specifiche partendo dalle "vittorie facili", per poi progredure gradualmente. Prima di tutto, è necessario raccomandare ai pazienti strumenti che siano effettivamente disposti ad utilizzare.

L'EFP concorda e ha formulato importanti raccomandazioni nelle sue prime linee guida sulla pratica clinica della parodontite, pubblicate nel 2020 [6]:

  1. Nella pratica clinica i professionisti della salute orale dovrebbero adattare gli strumenti e metodi di igiene orale al livello di abilità e alle preferenze del paziente perché la loro accettazione da parte del paziente è fondamentale per un uso prolungato a lungo termine.
  2. Il numero di dispositivi deve essere limitato rispetto alla capacità del paziente di far fronte a questa diversità. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario trovare compromessi per raggiungere l'optimum individuale.

Facilita l'auto-regolamentazione del paziente

In un interessante articolo di revisione, Ramsey (Università di Washington a Seattle) esamina il problema della scarsa conormità dei pazienti ai regimi di igiene orale, applicando i principi di auto-regolamentazione del comportamento [7].

Quando ai pazienti viene chiesto di seguire un regime di auto-cura orale, viene dato loro un obiettivo e il loro compito è quello di regolare il loro comportamento per raggiungere tale obiettivo. In odontoiatria, la regolazione del comportamento, a volte nota anche come "auto-reregolamentazione", si riferisce alla capacità del paziente di gestire la propria energia ed attenzione per raggiungere gli obiettivi di igiene orale.

Ramsey spiega che l'auto-regolamentazione richiede di:

  • Stabilire un obiettivo di comportamento realistico e garantire che la persona abbia la capacità di seguire tale comportamento.
  • Avere la capacità di monitorare il proprio comportamento.
  • Avere una motivazione sufficiente per garantire aggiustamenti comportamentali.
  • Applicato alla pulizia interdentale, sfruttare il framework di Ramsey per aiutare i pazienti a cambiare il loro comportamento:
  • Consigliare strumenti di pulizia interdentale facili da usare, che i pazienti possano adoperare in modo semplice, intuitivo e confortevole.
  • Mantenere una routine semplice e muovere progressivamente il paziente lungo la scala dell'igiene orale (vedi sotto).
  • Incoraggiare i pazienti a fissare una fascia oraria specifica del giorno in cui praticare la pulizia interdentale, ad esempio la sera, in modo che possano monitorare meglio il successo del loro comportamento.
  • Seguire i pazienti ad ogni visita, indagare sulle loro esperienze e commentare i loro progressi. Ramsey sottolinea che la consapevolezza che il proprio comportamento venga osservato o misurato può motivare il cambiamento comportamentale.
  • Raccomandare nuovi strumenti di pulizia interdentale come gli scovolini interdentali aromatizzati. Ramsey sottolinea che, l'effetto dato dalla novità nell'uso di nuovi dispositivi può anche accrescere la motivazione a praticare una buona igiene orale.

La "Scala della facilità d'uso per la salute orale"

Quindi, come possiamo sfruttare la facilità d'uso per migliorare l'aderenza ai regimi di igiene orale? E come farlo in modo semplice, supportato da solide evidenze della letteratura?

Sunstar GUM® ha sviluppato una serie di semplici raccomandazioni progettate per fornire ai professionisti della cura orale un supporto pratico nelle loro decisioni e nel dialogo con il paziente.

Questo approccio incoraggia odontoiatri e igienisti dentali a prendere in considerazione non solo lo stato di salute parodontale (sano o meno) di un paziente, ma anche il suo comportamento e la sua motivazione. Questo ci consente di raccomandare una soluzione di igiene orale che possa esser adottata con maggior probabilità in quanto facile da usare e più confortevole per il paziente.

Quindi, come funziona la nostra "scala della facilità d'uso per la salute orale"?

  1. Valuta se il paziente è parodontalmente sano o compromesso
  2. Considera l'attuale comportamento del paziente: quale strumento meccanico di pulizia orale usa attualmente il paiente? Solo spazzolino da denti? Spazzolino da denti e strumenti di pulizia interdentale ma in modo irregolare?
  3. Valutare la motivazione del paziente: è bassa, media o medio-alta?
  4. Il paziente ha problemi di destrezza o manualità?

Una volta effettuata questa valutazione attraverso le conversazioni con i pazienti, si consiglia di fare una raccomandazione in due step per muovere gradualmente il paziente lungo la scala della salute orale. Con l'aiuto della nostra scala, puoi favorire la compliance tra i pazienti esitanti, sfruttando gli strumenti a loro più congeniali e promuovendo una igiene orale davvero completa (con pulizia interdentale a casa e in viaggio).


Per i pazienti più titubanti e a bassa motivazione, indipendentemente dallo stato di salute parodontale, raccomanda sempre scovolini interdentali in gomma (picks), spazi interdentali permettendo.

Gli RCT hanno dimostrato che i picks sono efficaci e ancora più facili da usare rispetto agli scovolini interdentali professionali gold-standard (approfondisci nel nostro articolo sul blog). Sono preferiti dai pazienti perché particolarmente facili da usare e causano meno abrasioni gengivali [8]. Per i pazienti che con il più basso livello di motivazione, ti suggeriamo di prendere in considerazione i picks al gusto menta.

Puoi consigliare gli scovolini in gomma con totale tranquillità, dal momento che sono associati ad una maggiore compliance, e quindi efficacia e risultati superiori [8] [9]. Non c'è modo più semplice per iniziare a muoversi lungo la "scala della salute orale"!

Per i pazienti parodontalmente compromessi, raccomanda sempre i migliori scovolini interdentali della categoria, i GUM TRAV-LER®, sia come step successivo all'adozione di quelli in gomma, sia subito in combinazione, in modo da incentivare alla pulizia interdentale a casa e in viaggio.


Uniti nel favorire la compliance: i messaggi chiave

  1. Far comprendere i rischi di una scarsa igiene orale. Rendi noto al tuo paziente che "perdere i denti non è inevitabile" e che ciò può essere prevenuto con una buona igiene orale quotidiana. La pulizia interdentale deve sempre far parte dell'equazione, in tutte le fasi della vita.
  2. Facilita l'auto-regolamentazione. Pensate alla ricompensa del paziente, dando loro "vittorie facili": sappiamo che i pazienti amano vedere o sentire quanto cibo siano stati in grado di rimuovere tra i denti. L'uso degli scovolini interdentali in gomma dopo un pasto potrebbe essere un buon punto di partenza. I pazienti chiedono la tua approvazione, quindi fai sapere loro che non vedi l'ora di conoscere, in occasione della visita successiva, quale è stata la loro esperienza con la pulizia interdentale.
  3. Consiglia dispositivi di pulizia interdentale facili da usare che promuovono l'adozione. Come sottolineato dall'EFP nelle sue linee guida 2020 sulla parodontite, il numero di dispositivi raccomandati deve essere limitato e l'accettazione degli stessi da parte del paziente è fondamentale per un uso prolungato a lungo termine [7]. Ecco perchè i picks più facili da usare sono consigliati per la maggior parte delle persone esitanti, mentre gli scovolini interdentali professionali GUM® TRAV-LER® sono sempre raccomandati ai pazienti parodontalmente compromessi.

In sintesi, ascolta i tuoi pazienti con empatia e formula raccomandazioni che possano trovare facili/concretamente implementabili; farlo in modo consultivo è sempre una buona idea, non solo per i tuoi pazienti ma anche per te: una buona comunicazione coi tuoi pazienti ti aiuterà a renderli felici e a promuovere le buone pratiche di igiene orale [10].


Vuoi saperne di più sulle evidenze più recenti in materia di compliance nella pulizia interdentale e su come la facilità d'uso promuova la compliance? Guarda il nostro Virtual Training "Pulizia interdentale per prevenire e trattare le malattie gengivali: stato delle evidenze scientifiche", Modulo 4 sulla compliance.



[1] Asimakopoulou K., Rhodes G, Daly B “Risk communication in the dental practice” British dental Journal, Volume 220, No 2, Jan 22 2016.

[2] Misra S1, Daly B, Dunne S, Millar B, Packer M, Asimakopoulou K. “Dentist-patient communication: what do patients and dentists remember following a consultation? Implications for patient compliance” Patient Prefer Adherence. 2013 Jun 17 2013.

[3] Stubenrouch FE, Baumann M, Legemate DA, Ubbink DT,  A Web-Based Application to Communicate Benefits and Risks of Surgical Treatments. Surg Technol Int. 2017 Jul 25;30:31-37.

[4] https://www.researchgate.net/publication/228294817_Beyond_Technology_Acceptance_Understanding_Consumer_Practice

[5] https://en.wikipedia.org/wiki/Technology_acceptance_model

[6] Sanz M, Herrera D, Kebschull M, et al; On behalf of the EFP Workshop Participants and Methodological Consultants. “Treatment of stage I–III periodontitis—The EFP S3 level clinical practice guideline”. J Clin Periodontol. 2020;47:4–60. 

[7] Ramsay DS. «Patient compliance with oral hygiene regimens: a behavioural self-regulation analysis with implications for technology». Int Dent J. 2000.

[8] Hennequin-Hoenderdos NL & Slot DE.  Int J Dent Hyg 2018.

[9] Graziani F,  Int J Dent Hyg 2018.

[10] Patient Communications: A Guide for Dentists, Alberta Dental Association and College, Nova Scotia Dental Association (NSDA) Canada.

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