MIH o ipomineralizzazione dei denti nei bambini: trattamento e raccomandazioni
La MIH, o Molar Incisor Hypomineralization, o ancora ipomineralizzazione dello smalto, è una malattia di origine sistemica che colpisce i bambini; a livello di prevalenza, si stima che possa colpire circa un bambino su sei, e si manifesta come uno sviluppo mancato o parziale dello smalto dei denti, limitato a molari e primi molari permanenti o decidui, e anche talvolta incisivi permanenti.
All’aspetto, i denti risultano macchiati, hanno una certa opacità e un colore che può spaziare dal bianco pallido al giallo scuro o marrone. Le macchie sono dovute a un difetto qualitativo dello smalto dentale, che dipende da una calcificazione solo parziale.
Il trattamento della MIH in ortodonzia è particolarmente delicato, e richiede accorgimenti particolari da parte degli specialisti di pedodonzia, sia in ragione della giovane età dei pazienti, sia perché la patologia è tuttora al centro di studi e oggetto di terapie molto diverse. Si tratta di una malattia frequentemente sottostimata per la quale si rivela cruciale la diagnosi precoce effettuata dal dentista durante una o più visite specialistiche. Dal momento che colpisce i bambini, essenziale sarà la supervisione da parte dei genitori durante lo svolgimento della cura prescritta.
Sintomi della MIH
La MIH si manifesta con diversi sintomi non specifici, che spesso potrebbero mettere in allarme il dentista ma non essere subito chiari ai genitori; per questo si raccomanda una diagnosi precoce e una valutazione accurata di tutti i sintomi. L’opacità e la tendenza dei denti al giallo rappresentano ad esempio un difetto qualitativo tipico di questa malattia che colpisce i bambini nell’arco dello sviluppo.
Il principale campanello d’allarme della MIH, infatti, è la colorazione dei denti e, in generale, il loro aspetto: sono tendenzialmente più opachi del normale e hanno un colore che va dal bianco sporco al giallastro fino al marrone; lo smalto, inoltre, risulta essere più poroso e delicato.
Oltre al colore dei denti, un altro sintomo frequente e significativo è l’ipersensibilità dei denti, che si manifesta sulla parte della dentatura interessata e si fa più frequente, per esempio, durante l’alimentazione, e in particolare quando si ingeriscono cibi e bevande caldi o freddi, ma anche durante lo spazzolamento dei denti, specie con dentifrici poco delicati. Proprio questa ipersensibilità durante la nutrizione o in concomitanza con l’igiene orale è uno dei sintomi che devono insospettire i genitori e spingerli a una visita dal dentista per capire le cause in un’ottica di prevenzione del rischio legato all’ipomineralizzazione dello smalto.
Se la malattia non viene riconosciuta e trattata in un tempo adeguato, possono manifestarsi sintomi ulteriori e più gravi, a partire dall’ipersensibilità che può trasformarsi in dolore vero e proprio.
Inoltre, possono verificarsi lesioni ed erosioni dello smalto nella sua superficie esterna, che possono portare anche a una frattura, con ulteriore dolore ed evidenti problematiche di natura estetica se si tratta degli incisivi.
Eziologia della MIH
Le cause della MIH sono ancora poco chiare, e non c’è concordanza nella ricerca clinica. Le analisi a disposizione suggeriscono che la patologia abbia un’origine sistemica che si manifesta precocemente.
La MIH o ipermineralizzazione dello smalto dipenderebbe da altre patologie, contratte nei primi anni di vita del bambino, ovvero nel periodo in cui si sviluppa la mineralizzazione della dentatura, e che causerebbero problematiche nel processo di amelogenesi; alcuni studi hanno fatto pensare anche che si tratti di una malattia multifattoriale con cause e sintomi molteplici, dovuta all’influsso di patologie croniche o acute ma anche all’esposizione a determinate sostanze ambientali o all’assunzione di farmaci antibiotici.
In alcuni casi si può datare l’insorgenza dei fattori scatenanti anche in fase prenatale: in tali circostanze, la patologia andrà a colpire un numero superiore di denti.
Le possibili cause individuate dagli studi scientifici includono infezioni alle vie respiratorie, complicanze nel periodo perinatale, peso ridotto alla nascita, disordini nel metabolismo del calcio, frequenza delle malattie infantili, uso di antibiotici e molto altro, inclusa forse anche una componente genetica. Studi clinici hanno ipotizzato un ruolo svolto da sostanze chimiche come diossina, bisfelolo A e bisfenile policlorurato, ma mancano evidenze sufficienti a confermare un quadro eziologico certo.
Quello su cui però si concorda è che senza un trattamento di prevenzione tempestivo, la MIH ipomineralizzazione dello smalto può causare la perdita dello smalto o di elementi dentari permanenti.
Problemi clinici nel trattamento della MIH
Nella terapia conservativa della MIH si possono manifestare diversi problemi, dovuti tanto alla giovane età dei pazienti quanto alla stessa condizione delicata della malattia. Tra questi si possono elencare:
- problemi nell’anestesia locale in sedazione cosciente, dovuti all’infiammazione cronica della polpa;
- aumento nella frequenza di carie, che si deve al circolo vizioso tra aumento dei residui di cibo e dei batteri, riduzione dell’igiene orale e riduzione dei passaggi con lo spazzolino per evitare il dolore. In mancanza di un’adeguata pulizia dopo i pasti si creeranno accumuli di placca che comprometteranno ulteriormente lo smalto dentale e provocheranno la formazione di tartaro;
- perdita dello smalto superficiale subito dopo l’eruzione dei denti permanenti, con conseguente esposizione della dentina. La porosità dello smalto inoltre permette che i batteri penetrino nella polpa anche in assenza di carie causando frequenti infezioni. A sua volta poi le fratture intaccano la dentina aumentando così l’insorgere delle carie;
- problemi di comportamento nel paziente, che dipendono dalla paura del dolore sperimentato durante i trattamenti e l’igiene orale domiciliare. I genitori dovranno accompagnare il bambino durante la pulizia del cavo orale e pianificare frequenti visite di controllo in modo da evitare danni ai denti, soprattutto ai primi e ai secondi molari permanenti;
- rischio di possibili complicanze della malattia come problemi estetici della rima buccale (sorriso), perdita dei denti, difficoltà nell’eruzione dei molari e così via.
Suggerimenti di trattamento della MIH
Come abbiamo detto, sebbene la MIH non sia ancora una patologia del tutto codificata dagli studi, è possibile distinguerne i diversi sintomi in base alla loro gravità e al periodo in cui emergono; dunque, il trattamento va differenziato in base alla gravità della MIH.
Per esempio, se la MIH è ai suoi primi stadi, si può sterilizzare lo smalto ipomineralizzato con cicli di ozono per poi procedere alla remineralizzazione attraverso l’applicazione locale ripetuta di vernici a rilascio di fluoro e ioni di calcio. A questo trattamento va accompagnata la frequente igiene orale domiciliare, sommata all’eventuale applicazione di prodotti professionali come gel e creme a base di calcio. Forme moderate possono infatti essere gestite con cure o trattamenti volti alla remineralizzazione delle aree colpite per evitare la perdita dello smalto e aumentarne la resistenza.
Per quanto riguarda i casi più gravi, è certamente opportuno ricorrere alla remineralizzazione ove possibile, ma integrando il trattamento con un restauro conservativo e una ricostruzione dello smalto, con l’eventuale asportazione della porzione di smalto alterato, la cura delle carie che si possono essere prodotte o l’estrazione dei denti da latte.
È importante, dunque, operare un trattamento personalizzato a seconda della condizione del paziente (inclusa la presenza o l’applicazione di protesi) e di quanto sono avanzati gli stadi della malattia riscontrati durante la prima visita allo studio dentistico, con un’attenzione particolare agli aspetti di implantologia, parodontologia, gnatologia ed endodonzia.
Si raccomanda, infine, di suggerire sempre l’utilizzo di prodotti adeguati per l’igiene orale domiciliare del bambino affetto da MIH, per esempio il Collutorio GUM® JUNIOR 6+, che grazie alla sua combinazione di fluoro e isomalto garantisce un’adeguata prevenzione dall’insorgenza di carie e una buona protezione della salute della bocca.