ago 13, 2021 - minuto di letturaminuti di lettura

Glossite: le cause, le forme e i trattamenti più efficaci

La glossite è una condizione di infiammazione della lingua, generalmente benigna e derivante da un’infezione di origine batterica, che si distingue in diverse tipologie e richiede pertanto una certa attenzione nella diagnosi da parte dello specialista. Di norma non richiede trattamenti particolari, se non una buona igiene orale.

Argomento

 

Tipologie di glossite 

Con il termine glossite si identifica in generale una infiammazione della lingua che provoca una serie di sintomi quali arrossamento, dolore, gonfiore, sensazione di bruciore, ingrossamento, cambiamento di colore o sviluppo di modificazioni superficiali o di un’alterazione di altro tipo; in rari casi il paziente ha difficoltà a nutrirsi e a parlare.

La classificazione delle tipologie di glossite si basa principalmente sul differente aspetto superficiale, che si traduce di norma in cause e origini differenti. Le varietà più comuni sono:

  • glossite migrante, meglio nota come “lingua a carta geografica”. Sulla lingua compaiono chiazze rosse o rosa scuro, molto variabili per forma, numero e dimensione, con un contorno bianco o giallastro e situate perlopiù sulla parte superiore. Le aree delle macchie diventano più lisce per la progressiva perdita di papille, e tendono a spostarsi sulla lingua. Possono dare fastidio al tatto o al contatto con determinati alimenti;

  • glossite atrofica. Si manifesta con una mancanza delle papille linguali (in particolare le papille filiformi e fungiformi); la superficie della lingua diventa dunque liscia e lucida;

  • glossite romboidea mediana. Presenta aree ipercheratosiche dalla forma di rombo, simili a placche o lesioni eritematose; tendono a produrre dolore al tatto. Si trovano di norma nella parte centrale del dorso linguale;

  • glossite geometrica. Si manifesta con delle fessure lineari sulla zona dorsale.

Eziologia

Sono state registrate moltissime cause potenziali per spiegare l’insorgere della glossite. Tra le principali si possono citare le seguenti:

  • carenza di vitamine, in particolare le vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B6, B9, B12);

  • infezioni di diversa natura, da quelle virali (in particolare l’herpes) a quelle batteriche. È una causa piuttosto frequente anche l’infezione da candida;

  • anemia e carenza di ferro;

  • medicinali assunti dal paziente, tra cui gli ACE-inibitori, il salbutamolo, antibatterici come la sulfanilamide, ma anche altri tipi di farmaci generici come le pillole contraccettive;

  • altri fattori tra cui l’esposizione ad alimenti o sostanze irritanti (cibi speziati, caldi, piccanti, alcol, tabacco, fumo), componenti genetiche, disturbi e irritazioni alla bocca di origine meccanica (ustione, traumi dentali), componenti psicologiche, disidratazione, psoriasi e altre malattie autoimmuni.

Diagnosi

Per la diagnosi della glossite è essenziale prestare particolare attenzione in fasi di anamnesi (poiché condizioni precedenti o abitudini potrebbero avere a che fare con l’insorgenza della glossite) ma soprattutto durante l’esame obiettivo

Lo specialista, in particolare, durante la visita deve osservare l’aspetto della superficie della lingua, soprattutto dorsale, e verificare lo stato della mucosa, annotando l’eventuale presenza di lesioni visibili sulla stessa e, in caso, controllare se al tatto si produce dolore o fastidio.

Vanno anche tenute in conto eventuali patologie dentali o gengivali che possono influire sulla diagnosi (p. es. la presenza di denti danneggiati, protesi o apparecchi può produrre lesioni che vanno distinte dalla malattia in sé).

Possono essere anche utili degli ulteriori esami, in base alla supposta eziologia di glossite emersa durante l’esame obiettivo. Si può ricorrere, per esempio, alla biopsia per stabilire la natura benigna o maligna di determinate lesioni, ma anche a esami di laboratorio in condizioni particolari. 

Trattamento e prognosi

Nella maggior parte dei casi, la glossite non richiede trattamenti diretti o specifici, in quanto perlopiù non ha sintomi gravi, anche se cronica, oppure è a sua volta sintomo di un altro problema, che sarà dunque l’obiettivo del trattamento. 

Naturalmente mantenere la corretta igiene orale è essenziale per qualsiasi tipo di glossite: è bene dunque consigliare l’utilizzo di dentifrici specifici, gli sciacqui con collutori appositi e altri prodotti mirati che agiscano contro i batteri della bocca, e abbiano un’azione lenitiva in caso di dolore o fastidio. È importante mantenere il bilanciamento del microbiota orale ed esercitare un controllo chimico oltreché meccanico; al massimo, in alcuni casi, è possibile utilizzare degli antinfiammatori.

Esistono poi trattamenti specifici per i diversi tipi di glossite. Per la glossite atrofica si ricorre in genere a integratori o assunzione di vitamina B (in particolare la vitamina B12); per la glossite romboidea mediana, se sintomatica, si utilizzano farmaci antimicotici nella fase acuta. Se la glossite è indotta da farmaci, è possibile interromperne l’assunzione e sostituirli, mentre se la causa è infettiva allora sarà necessario trattare l’infezione. 

Nella maggior parte dei casi, comunque, la rassicurazione del paziente sulla sua salute da parte del medico, assieme a dei buoni consigli sulla cura orale, costituisce la migliore terapia (così nel caso di glossite migratoria benigna o geometrica). Spesso, infatti, l’ansia del paziente è il principale ostacolo, che può creare un circolo vizioso di stress e acutizzazione dei sintomi; in questo caso si può optare per una biopsia, così da avere la certezza che si tratti solo di glossite e non di patologie ben più gravi.

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