Igiene orale interdentale: promuovere la compliance del paziente
La maggior parte dei pazienti, e certamente quelli che visitano regolarmente gli studi dentistici, sono informati sull'importanza della pulizia interdentale.
Sfortunatamente però, molti di loro non riescono a soddisfare le aspettative stabilite dalle raccomandazioni cliniche. Perché la compliance è così bassa per così tanti dei nostri pazienti e cosa possiamo fare per cambiare questa condizione?
La sfida è rappresentata dal fatto che i pazienti non sono solo "bocche che richiedono una pulizia meccanica", sono prima di tutto persone, ognuna con le proprie caratteristiche, abitudini e desideri. I pazienti di oggi vogliono collaborare con i loro dentisti e igienisti nel prendere decisioni inerenti alla loro salute orale; la maggior parte di loro non vuole che gli venga semplicemente "detto" cosa fare.
Attraverso un dialogo costruttivo e una comprensione reciproca, possiamo guidarli nell'adottare nuove abitudini, aiutandoli a comprendere meglio i rischi e le istruzioni fornite, attraverso un supporto pratico su come implementare il cambiamento nella loro routine e, soprattutto, raccomandando approcci di pulizia interdentale facili da usare, con la consapevolezza che è la semplicità a guidare l'adozione e la compliance.
Aiutiamo i pazienti a comprendere i rischi e le istruzioni professionali
Mentre comunicare i rischi legati alla prevenzione e al trattamento rappresenta un compito di routine per tutti i professionisti della salute orale, resta un altro importante scoglio da affrontare.
I pazienti hanno difficoltà a comprendere e fare proprie le informazioni inerenti al rischio [1]. Molti sono inclini ad un "ottimismo irrealistico", pensando "sono altri i soggetti a rischio di malattie del cavo orale, non io", oppure "in famiglia abbiamo sempre avuto denti sani, è un aspetto di cui non devo preoccuparmi". Per questi pazienti, dobbiamo aumentare la posta in gioco, comunicando efficacemente il rischio che corrono in modo da migliorare la conoscenza, la consapevolezza e il processo decisionale.
Spesso, i pazienti contestano con il sovraccarico delle informazioni ed il loro ricordo [2]. Infatti, uno studio trasversale effettuato tramite questionari ai pazienti ha evidenziato che i pazienti non ricordano i consigli e le azioni concordate sulle cure dentali tanto quanto credono i professionisti della salute orale.
In altri termini, l’efficacia della terapia ed il controllo della placca dipendono anche dal comportamento tenuto dal paziente e dalla sua capacità di aderire alle raccomandazioni ricevute in studio.
Sono diversi i fattori che incidono a tal proposito: lo stile di vita, la manualità, il livello di motivazione, la costanza e il tempo a disposizione nonché la capacità e/o disponibilità del paziente a correggere le proprie abitudini di igiene orale laddove scorrette o incomplete. Ecco una delle più grandi sfide: come promuovere un suo cambiamento comportamentale al fine di favorire una maggior aderenza alla terapia, con riferimento all’igiene orale domiciliare, inclusa la pulizia interdentale? Per aiutare i nostri pazienti abbiamo quindi bisogno di capire meglio il comportamento umano e il complesso insieme di fattori in grado di influenzarlo.
Di seguito sono riportati alcuni consigli pratici che ti possono aiutare:
- Ascolta i pazienti con empatia ed usa un linguaggio chiaro, idoneo ad allineare le percezioni e le aspettative dei pazienti con la loro esperienza più probabile.
- Fai buon uso di supporti visivi come le infografiche. I ricercatori hanno scoperto che il loro uso può aumentare la comprensione da parte del paziente [3].
- Valuta regolarmente i tuoi pazienti per personalizzare le tue conversazioni sui rischi e sui consigli che sono più rilevanti per loro.
- Quando necessario, non esitare a frenare gentilmente quell'ottimismo irrealistico di cui sopra e fai sapere ai pazienti che, senza pulizia interdentale, svilupperanno gengivite.
Promuovere l'adozione con la facilità d'uso: meglio "semplice" di... "migliore"!
Mentre sono necessarie ulteriori ricerche sui modi per stabilire e mantenere un comportamento di compliance che promuova la salute orale [4] è chiaro che la facilità d'uso percepita sia primordiale.
I "modelli di adozione della tecnologia" hanno dimostrato che la facilità d'uso è necessaria per l'adozione e che se qualcosa non risulta facile da usare, nessuno avrà un atteggiamento positivo nei suoi confronti [4] [5]. Le persone utilizzano alcuni prodotti al posto di altri, non perché siano oggettivamente migliori, ma piuttosto perché ritenuti più facili da usare e in grado di adattarsi meglio al loro stile di vita.
Insegnare ai pazienti la routine di igiene orale "ideale" potrebbe quindi non produrre i risultati migliori se questa routine appare loro "difficile" o "lunga da attuare".
Abbiamo molte più probabilità di avere successo con se proviamo a muovere i pazienti lungo una scala di complessità crescente di salute orale, passo dopo passo, a partire dallo stadio più "facile". I professionisti dell'assistenza orale (PTOM) possono fungere da coach per i loro pazienti, incoraggiandoli a migliorare in aree specifiche partendo dalle "vittorie facili", per poi progredure gradualmente. Prima di tutto, è necessario raccomandare ai pazienti strumenti che siano effettivamente disposti ad utilizzare.
L'EFP concorda e ha formulato importanti raccomandazioni nelle sue prime linee guida sulla pratica clinica della parodontite, pubblicate nel 2020 [6]:
- Nella pratica clinica i professionisti della salute orale dovrebbero adattare gli strumenti e metodi di igiene orale al livello di abilità e alle preferenze del paziente perché la loro accettazione da parte del paziente è fondamentale per un uso prolungato a lungo termine.
- Il numero di dispositivi deve essere limitato rispetto alla capacità del paziente di far fronte a questa diversità. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario trovare compromessi per raggiungere l'optimum individuale.
Facilita l'auto-regolamentazione del paziente
In un interessante articolo di revisione, Ramsey (Università di Washington a Seattle) esamina il problema della scarsa conormità dei pazienti ai regimi di igiene orale, applicando i principi di auto-regolamentazione del comportamento [7].
Quando ai pazienti viene chiesto di seguire un regime di auto-cura orale, viene dato loro un obiettivo e il loro compito è quello di regolare il loro comportamento per raggiungere tale obiettivo. In odontoiatria, la regolazione del comportamento, a volte nota anche come "auto-reregolamentazione", si riferisce alla capacità del paziente di gestire la propria energia ed attenzione per raggiungere gli obiettivi di igiene orale.
Ramsey spiega che l'auto-regolamentazione richiede di:
- Stabilire un obiettivo di comportamento realistico e garantire che la persona abbia la capacità di seguire tale comportamento.
- Avere la capacità di monitorare il proprio comportamento.
- Avere una motivazione sufficiente per garantire aggiustamenti comportamentali.
- Applicato alla pulizia interdentale, sfruttare il framework di Ramsey per aiutare i pazienti a cambiare il loro comportamento:
- Consigliare strumenti di pulizia interdentale facili da usare, che i pazienti possano adoperare in modo semplice, intuitivo e confortevole.
- Mantenere una routine semplice e muovere progressivamente il paziente lungo la scala dell'igiene orale (vedi sotto).
- Incoraggiare i pazienti a fissare una fascia oraria specifica del giorno in cui praticare la pulizia interdentale, ad esempio la sera, in modo che possano monitorare meglio il successo del loro comportamento.
- Seguire i pazienti ad ogni visita, indagare sulle loro esperienze e commentare i loro progressi. Ramsey sottolinea che la consapevolezza che il proprio comportamento venga osservato o misurato può motivare il cambiamento comportamentale.
- Raccomandare nuovi strumenti di pulizia interdentale come gli scovolini interdentali aromatizzati. Ramsey sottolinea che, l'effetto dato dalla novità nell'uso di nuovi dispositivi può anche accrescere la motivazione a praticare una buona igiene orale.
La "Scala della facilità d'uso per la salute orale"
Quindi, come possiamo sfruttare la facilità d'uso per migliorare l'aderenza ai regimi di igiene orale? E come farlo in modo semplice, supportato da solide evidenze della letteratura?
Sunstar GUM® ha sviluppato una serie di semplici raccomandazioni progettate per fornire ai professionisti della cura orale un supporto pratico nelle loro decisioni e nel dialogo con il paziente.
Questo approccio incoraggia odontoiatri e igienisti dentali a prendere in considerazione non solo lo stato di salute parodontale (sano o meno) di un paziente, ma anche il suo comportamento e la sua motivazione. Questo ci consente di raccomandare una soluzione di igiene orale che possa esser adottata con maggior probabilità in quanto facile da usare e più confortevole per il paziente.
Quindi, come funziona la nostra "scala della facilità d'uso per la salute orale"?
- Valuta se il paziente è parodontalmente sano o compromesso
- Considera l'attuale comportamento del paziente: quale strumento meccanico di pulizia orale usa attualmente il paiente? Solo spazzolino da denti? Spazzolino da denti e strumenti di pulizia interdentale ma in modo irregolare?
- Valutare la motivazione del paziente: è bassa, media o medio-alta?
- Il paziente ha problemi di destrezza o manualità?
Una volta effettuata questa valutazione attraverso le conversazioni con i pazienti, si consiglia di fare una raccomandazione in due step per muovere gradualmente il paziente lungo la scala della salute orale. Con l'aiuto della nostra scala, puoi favorire la compliance tra i pazienti esitanti, sfruttando gli strumenti a loro più congeniali e promuovendo una igiene orale davvero completa (con pulizia interdentale a casa e in viaggio).
Per i pazienti più titubanti e a bassa motivazione, indipendentemente dallo stato di salute parodontale, raccomanda sempre scovolini interdentali in gomma (picks), spazi interdentali permettendo.
Gli RCT hanno dimostrato che i picks sono efficaci e ancora più facili da usare rispetto agli scovolini interdentali professionali gold-standard (approfondisci nel nostro articolo sul blog). Sono preferiti dai pazienti perché particolarmente facili da usare e causano meno abrasioni gengivali [8]. Per i pazienti che con il più basso livello di motivazione, ti suggeriamo di prendere in considerazione i picks al gusto menta.
Puoi consigliare gli scovolini in gomma con totale tranquillità, dal momento che sono associati ad una maggiore compliance, e quindi efficacia e risultati superiori [8] [9]. Non c'è modo più semplice per iniziare a muoversi lungo la "scala della salute orale"!
Per i pazienti parodontalmente compromessi, raccomanda sempre i migliori scovolini interdentali della categoria, i GUM TRAV-LER®, sia come step successivo all'adozione di quelli in gomma, sia subito in combinazione, in modo da incentivare alla pulizia interdentale a casa e in viaggio.
Uniti nel favorire la compliance: i messaggi chiave
- Far comprendere i rischi di una scarsa igiene orale. Rendi noto al tuo paziente che "perdere i denti non è inevitabile" e che ciò può essere prevenuto con una buona igiene orale quotidiana. La pulizia interdentale deve sempre far parte dell'equazione, in tutte le fasi della vita.
- Facilita l'auto-regolamentazione. Pensate alla ricompensa del paziente, dando loro "vittorie facili": sappiamo che i pazienti amano vedere o sentire quanto cibo siano stati in grado di rimuovere tra i denti. L'uso degli scovolini interdentali in gomma dopo un pasto potrebbe essere un buon punto di partenza. I pazienti chiedono la tua approvazione, quindi fai sapere loro che non vedi l'ora di conoscere, in occasione della visita successiva, quale è stata la loro esperienza con la pulizia interdentale.
- Consiglia dispositivi di pulizia interdentale facili da usare che promuovono l'adozione. Come sottolineato dall'EFP nelle sue linee guida 2020 sulla parodontite, il numero di dispositivi raccomandati deve essere limitato e l'accettazione degli stessi da parte del paziente è fondamentale per un uso prolungato a lungo termine [7]. Ecco perchè i picks più facili da usare sono consigliati per la maggior parte delle persone esitanti, mentre gli scovolini interdentali professionali GUM® TRAV-LER® sono sempre raccomandati ai pazienti parodontalmente compromessi.
In sintesi, ascolta i tuoi pazienti con empatia e formula raccomandazioni che possano trovare facili/concretamente implementabili; farlo in modo consultivo è sempre una buona idea, non solo per i tuoi pazienti ma anche per te: una buona comunicazione coi tuoi pazienti ti aiuterà a renderli felici e a promuovere le buone pratiche di igiene orale [10].
Vuoi saperne di più sulle evidenze più recenti in materia di compliance nella pulizia interdentale e su come la facilità d'uso promuova la compliance? Guarda il nostro Virtual Training "Pulizia interdentale per prevenire e trattare le malattie gengivali: stato delle evidenze scientifiche", Modulo 4 sulla compliance.
[1] Asimakopoulou K., Rhodes G, Daly B “Risk communication in the dental practice” British dental Journal, Volume 220, No 2, Jan 22 2016.
[2] Misra S1, Daly B, Dunne S, Millar B, Packer M, Asimakopoulou K. “Dentist-patient communication: what do patients and dentists remember following a consultation? Implications for patient compliance” Patient Prefer Adherence. 2013 Jun 17 2013.
[3] Stubenrouch FE, Baumann M, Legemate DA, Ubbink DT, A Web-Based Application to Communicate Benefits and Risks of Surgical Treatments. Surg Technol Int. 2017 Jul 25;30:31-37.
[5] https://en.wikipedia.org/wiki/Technology_acceptance_model
[6] Sanz M, Herrera D, Kebschull M, et al; On behalf of the EFP Workshop Participants and Methodological Consultants. “Treatment of stage I–III periodontitis—The EFP S3 level clinical practice guideline”. J Clin Periodontol. 2020;47:4–60.
[7] Ramsay DS. «Patient compliance with oral hygiene regimens: a behavioural self-regulation analysis with implications for technology». Int Dent J. 2000.
[8] Hennequin-Hoenderdos NL & Slot DE. Int J Dent Hyg 2018.
[9] Graziani F, Int J Dent Hyg 2018.
[10] Patient Communications: A Guide for Dentists, Alberta Dental Association and College, Nova Scotia Dental Association (NSDA) Canada.